Dimenticando l’aspra, ma mitica parete nord, la parte italiana delle Grandes Joras sta diventando una nuova meta per gli arrampicatori in cerca di apertura. Il 24 febbraio Matteo della Portella, Giacomo Marri e Luca Shera hanno salito l’esposto pilastro del Giglione sul versante sud. Il regalo di Berna. Il sentiero è stato intitolato alla memoria del loro amico Matteo Bernasconi, morto in una valanga la scorsa primavera.
Zona consigliata: Mad Max: apertura arrabbiata davanti a Grandus Zoras
Questa faccia si trova sotto il punto deambulatore.
L’intero punto della pista (10 tiri – 450 m) dovrebbe essere previsto ad un prezzo ragionevole, 6b massimo, su sassolino perfetto. Approfittando delle condizioni estive di fine febbraio, la cordata italiana è riuscita a raggiungere agevolmente il fondo della parete, con un buon innevamento (4 ore dal rifugio Bocallete), per poi riuscire a salire attraverso un air break .
Questo diventerà un classico per il giorno “rifugio”? – Rifugio”? Rispondi tra qualche mese…
Premio Bernin (6b – 450m) sul versante sud delle Grandes Joras.
La scorsa estate erano già state aperte due corsie sulla facciata est, poco più a sinistra: Mad Max (7a+ – 800m) Jeremy Bruce, Victor Soukate e Jerome Sullivan a luglio, agosto, giovane guerriero (7B+/C – 350m) Stesso Matteo della Portella, Luca Moroni e Matteo Pascetto. La loro avventura però finì male, e poi il giovane discendente di Pasketto morì.
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